Giulio Romano Vercelli nasce a Marcorengo, in Monferrato, il 3 luglio 1871 da Giuseppe "poeta contadino" ed Angela Emmanuel. Giovanissimo autodidatta, dipinge soggetti sacri in alcune cappelle votive della sua terra; il parroco, don Eugenio Dezzani, lo incoraggia a tal punto che, non ancora diciottenne, egli tenta la fortuna in Brasile, affrescando la chiesa di San José de Picu, e poi si reca, nel 1890, a Parigi su suggerimento di un amatore d'arte nizzardo, l'amico Targhetta.
Veduta di Marcorengo - Olio su cartone cm. 35 x 50 firmato in basso a sinistra
Quando nel luglio 1890 rientra al paese, la sua sperimentazione artististica risulta già molto diversa rispetto a quella di un Vittorio Cavalleri di cui frequenta lo studio in anni in cui il panorama torinese è ancora dominato da Giacomo Grosso.
A Torino, dove si stabilisce definitivamente nel 1905 dopo una intensa attivit?n Brasile e poi in Argentina, e' un anticipatore d'un modo nuovo di fare pittura in cui la tradizione disegnativa italiana si fonde con la sensibilità impressionistica attinta in Francia. La critica gli rende un autorevole omaggio anche dopo la morte avvenuta nel 1951.
Socio attivo del Circolo degli Artisti e della Promotrice delle Belle Arti del capoluogo piemontese, partecipa alle Biennali di Venezia, Roma e Genova, ed ai Salons di Parigi e Lione. Tra le mostre postume si segnalano quelle torinesi alla Galleria Caver nel 1963, alla Berman nel 1981 e alla Galleria Accademia nel 1984.
G.R.Vercelli è un artista da riscoprire, come la sua terra...
Prof.ssa S. A. Boccardo
docente di storia dell'arte